Che cos è l'ebola?La Sicilia deve preoccuparsi?

Che cos è l'ebola?

L'ebola è un virus appartenente alla famiglia Filoviridae estremamente aggressivo per l'uomo, che causa una febbre emorragica. Il primo ceppo di tale virus fu scoperto nel 1976, nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Finora sono stati isolati quattro ceppi del virus, di cui tre letali per l'uomo. Fin dalla sua scoperta, il virus ebola è stato responsabile di un elevato numero di morti.Verosimilmente il virus viene trasmesso all'uomo tramite contagio animale.
Come si contrae?
Il virus si diffonde tra coloro che sono entrati in contatto con il sangue e i fluidi corporei di soggetti infetti. Considerati l'alto tasso di letalità, la rapidità del decesso, la localizzazione geografica delle infezioni (frequentemente in regioni isolate), il potenziale epidemiologico tuttavia è considerato di basso livello.
Quali sono i sintomi?
La febbre emorragica dell'ebola è potenzialmente mortale e comprende una gamma di sintomi quali febbrevomitodiarrea, dolore o malessere generalizzato e a volte emorragia interna e esterna. Il tasso di mortalità è estremamente alto, variabile dal 50 all' 89% secondo il ceppo virale, e un trattamento tramite vaccino non è tuttora disponibile.[3] La causa della morte è solitamente dovuta a shock ipovolemico o sindrome da disfunzione d’organo multipla.
Fonte:wikipedia
La sicilia deve preoccuparsi?

In queste ore in Sicilia si avverte una aria di preoccupazione per il flusso migratorio clandestino che arriva dai paesi africani. Ci si domanda se gli ospedali, gli infermieri e i medici siano preparati e formati per fronteggiare il virus.
Intanto arriva un messaggio di rassicurazione da parte del ministro della salute Beatrice Lorenzin che dice “Ebola è una malattia difficilmente trasferibile, si trasmette con i fluidi e si manifesta in tre giorni, e quindi un caso conclamato non può arrivare con un barcone, è molto difficile.
La malattia - ha aggiunto il ministro - è presente in aree circoscritte e gli unici casi di europei colpiti hanno riguardato personale medico che lavorava sul campo, in condizioni estreme".
Conclude, che l’Italia è un paese leader nel controllo della prevenzione e sicurezza in ogni settore e non c'è da preoccuparsi.


                                                                                                                                                          D.M.

Nessun commento:

Posta un commento